La fenomenologia (von Brentano , Husserl) e la analisi antropologico – esistenziale (M. Heidegger) emergono nel contesto della filosofia europea, nella prima metà del XX secolo, in contrapposizione al neo – kantismo dominante, con lo scopo di proporre nuove modalità d’indagine in merito al rapporto tra uomo e mondo, quindi riguardo alle modalità del conoscere ed al problema della coscienza.
Molti autori (filosofi, psichiatri, psicologi) prevalentemente di lingua tedesca e francese (ad es.: K. Jaspers ,V. v . Gebsattel,J. Zutt , K. Conrad , F.J.J. Buitendijk , L. Binswanger , J.P. Sartre , M. Merleau – Ponty, etc…) si sono inseriti, sia pure con approcci differenziati, in questa corrente filosofica allo scopo di affrontare i campi di indagine sopra riferiti.
La fenomenologia è caratterizzata da un insieme di approcci tra loro diversificati, ma con un aspetto comune: quello di abbandonare i vecchi modelli di studio, fondate sulle filosofie precedenti: dal dualismo cartesiano fino a giungere a Kant, impostando lo studio a partire dal “fenomeno” oggetto della indagine.
Quindi in questo approccio,quello che interessa sostanzialmente è cogliere il fenomeno nelle sue caratteristiche essenziali, partendo dalla esperienza ed attraverso una descrizione accurata di questa, per giungere fino ai contenuti essenziali.
In questo senso, le funzioni neurologiche e psichiche (M. Merleau – Ponty , J.P. Sartre, ad es.), nell’uomo, si caratterizzano al di là di una visione puramente fisica, per acquisire caratteristiche originarie inerenti al rapporto tra uomo e mondo (uomo ed ambiente) (M. Heidegger,M. Buber).
Questa concezione è chiaramente espressa da Heidegger quando riflette in merito al fatto che ogni scienza deve essere governata dal riferimento al mond “[…] e solo così si può attuare , in ambito scientifico un approssimarsi a ciò che vi è di essenziale in tutte le cose […]” (M. Heidegger – “Che cosa è metafisica?”)
Lamberto Longhi s’inserisce in questa area di ricerca e di interpretazione, cogliendo le funzioni neurologiche e psichiche nel loro originario dispiegarsi nel rapporto con l’ambiente: così le funzioni motorie e percettive, reciprocamente correlate, rappresentano modalità originarie di rapporto tra organismo ed ambiente, funzioni che nell’uomo assumono una dimensione “intenzionale”, poiché percezione e movimento divengono un “interpretare” il rapporto con il mondo e mutano in relazione al contesto divenendo funzioni dotate di significato.
In questa prospettiva, si comprende il particolare interesse che Longhi ha mostrato in merito al problema del linguaggio, inteso come attività neurologica che si struttura intorno al livello del significato e del rapporto con “l’altro” e ancora per i suoi stretti legami con l’attività psichica.
Bibliografia
Buber M.: Il problema dell’uomo – Elle Di Ci ed. Torino 1983
Friedman M .: La filosofia al bivio R. Cortina ed. Milano 2004
Gallagher S. – Zahavi D.: La mente fenomenologica – R. Cortina ed. Milano 2009
Heidegger M. Che cosa è metafisica ? – Adelphi ed Milano 2001
Heidegger M.: Essere e tempo – Longanesi ed. Milano 2009
Longhi L.: Introduzione ad una neurologia fenomenologica Il Pensiero Scientifico ed. Roma 1969 ;
Longhi L.: Neuropsichiatria – Le Monnier ed Firenze 1974
L. Longhi: Afasia in Trattato di neurologia riabilitativa – Marrapese ed. Roma 1985
L. Longhi : Il segno psicopatologico – Capone ed. Lecce.